RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA -
Requisitoria minacciata dall´hacker
Genova, 4 Gennaio 2008
IL MISTERIOSO corto circuito nel sistema informatico del tribunale di
Genova ha mandato in fumo l´altro pomeriggio un pezzo di requisitoria del
processo per i soprusi e le violenze nella caserma di Bolzaneto. I
pubblici ministeri Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati
avrebbero perduto circa quindici giorni di lavoro al computer, e tutto
sommato il bilancio non è così compromesso come era parso ad una prima
verifica. Sembra infatti che i magistrati siano comunque riusciti a
recuperare la maggior parte degli scritti elaborati negli ultimi mesi, ma
solo perché il contenuto di alcuni files - poi smarriti negli abissi on
line - era già stato stampato. La pagine sono state scannerizzate ieri
pomeriggio e immesse nuovamente in rete. E tuttavia l´inconveniente si
aggiunge al prossimo rinvio legato alla temporanea indisponibilità di uno
dei giudici della sezione del tribunale presieduta da Renato De Lucchi
(Elena Minici), aumentando il senso di inquietudine in chi vorrebbe
evitare la sordina della prescrizione almeno nel procedimento di primo
grado. Perché è purtroppo scontato che nel gennaio 2009 calerà comunque il
sipario su questa pagina nera della storia italiana: ma gli inquirenti si
accontenterebbero di una sentenza, di un atto formale di giustizia, e
pazienza se a sette anni e mezzo dai fatti tutto o quasi sarà prescritto.
Il calendario dei processi collegati al G8 non può prescindere dai tre
principali fascicoli. Un mese fa è arrivata la sentenza di condanna per 24
delle 25 presunte Tute Nere accusate di aver devastato e saccheggiato la
città di Genova durante il vertice internazionale. A febbraio saranno rese
note le motivazioni del tribunale, e tutto lascia pensare che sarà
proposto appello, tanto dai pm (Anna Canepa, Andrea Canciani), quanto dai
difensori degli imputati. Nel frattempo ci si muove sul piano civile, con
lo Stato italiano che ha chiesto ai condannati un risarcimento complessivo
di quasi tre milioni di euro. Mercoledì prossimo riprende, invece, il
processo per l´assalto alla scuola Diaz: 29 tra super-poliziotti ed agenti
sotto accusa, è il turno dei testimoni chiamati dalla difesa e questa
volta a parlare saranno alcuni funzionari della Polizia di Stato.
L´udienza successiva è in programma giovedì 10. La requisitoria dei
pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini è attesa prima
della prossima estate, la sentenza in autunno. Il terzo processo-chiave
del G8 è naturalmente quello di Bolzaneto, che vede sul banco degli
imputati 45 tra generali, funzionari di polizia, ufficiali dei
carabinieri, agenti, militari e medici: accusati a diverso titolo di abuso
d´ufficio, violenza privata, abuso di autorità contro detenuti o
arrestati, falso, violazione dell´ordinamento penitenziario e della
convenzione per la salvaguardia dei diritti dell´uomo e delle libertà
fondamentali. Il dibattimento è durato oltre due anni, quasi quattrocento
le persone ascoltate in aula (quelle offese sono 209). Secondo
indiscrezioni, nella loro requisitoria i pm potrebbero riprendere quanto
già denunciato in una monumentale memoria presentata alla fine
dell´inchiesta. In quell´occasione i magistrati prendevano già in
considerazione il fantasma della prescrizione, e citando lo scrittore
Andrea Camilleri sottolineavano un aspetto fondamentale della vicenda:
«Comunque vada a finire, questi gravi comportamenti non potranno mai
essere dimenticati».